Che colore mi metto?


E' strano ma ci sono abiti, o meglio colori, che una volta indossati ci fanno sentire in sintonia con noi stessi e rispondono alle esigenze dettate dall'anima.

Per esempio, chi ama il giallo ha probabilmente bisogno di cambiare, perchè il giallo provoca un aumento della pressione sanguigna e quindi spinge all'azione, al movimento.

Al contrario, chi predilige il verde sente il desiderio di controllare la propria vita e le proprie scelte.

Questo colore infatti è spesso associato alla tenacia, alla fermezza e alla costanza dei punti di vista.

Il rosso è per eccellenza il colore dell'energia, dell'erotismo e della voglia di fare.

Infatti chi soffre di esaurimento nervoso e di perdita della libido, molto spesso lo rifiuta.

Il blu si colloca all'esatto opposto del rosso, perchè esprime pace, armonia e dolcezza tant'è vero che i contenitori dello zucchero hanno tonalità di questo tipo.

Ma non tutti gli esperti concordano con questa definizione del blu: nella lingua angloamericana, infatti, "blue" vuol dire malinconia.

"To feel blue" significa essere malinconico, alla lettera "sentirsi blu" come la notte, triste e cupa.

Anche il genere musicale blues deriva dai canti di intonazione melanconica, che assomigliano a lamenti.

Questo dibattito indica che il linguaggio dei colori esiste, ma non sempre è oggettivo: piuttosto il "potere" di un colore è il risultato della sua interazione con il "colore" (psichico) della persona che lo sceglie.

In linea di massima, dunque, si può dire che i colori caldi (giallo, arancione e rosso) sono aggressivi, irrequieti o stimolanti e positivi, mentre quelli freddi (violetti, blu e verdi) sono negativi, scostanti e risevati, tranquilli o sereni.

Tratto da un articolo di Nadia Accardi su BeneFit, febbraio 2003

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